Il Terrier "Black and Tan" è il suo progenitore diretto, un cane assai comune a Manchester e nelle aree nordoccidentali dell'Inghilterra.
Nel Settecento J. Hulme, allevatore, decise di selezionare un cane in grado di inseguire le lepri e di dare la caccia ai ratti che infestavano le campagne e le fattorie; ecco che nacque l'elegante e scattante Manchester Terrier che sembra essersi originato dall'incrocio tra un Whippet (capace di fornire snellezza e agilità alla nuova razza) e un Terrier nero-focato.
Il Manchester Terrier ebbe diffusione talmente ampia nell'Ottocento che dall'Inghilterra raggiunse le restanti aree dell'Europa, specialmente la Germania, dove pare essere stato adoperato nella selezione dei Dobermann, e i Paesi Bassi.
Il Manchester Terrier fu purtroppo oggetto di una pratica comune anche al Bull Terrier: gli allevatori erano soliti amputargli le orecchie o alleggerirgli il padiglione auricolare facendo sì che le orecchie diventassero decisamente più piccole o erette.
Quando tale pratica fu abolita dal Principe di Galles, la razza divenne meno conosciuta riacquistando l'antica fama soltanto nei primi anni del ventesimo secolo. Nel 1923 fu definitivamente noto come Manchester Terrier (prima era altresì conosciuto con il soprannome di Terrier Ratter per via della sua abilità nella caccia ai ratti.
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